IL TURISMO DELLA REGIONE MARCHE RIPARTE CON IL MOTORISMO STORICO

L’associazione Terra di Piloti e Motori nasce nel 2017 con l’obiettivo di promuovere il turismo motociclistico nelle Marche e di rendere la tradizione motoristica della regione un elemento identitario e uno strumento per la competitività del sistema economico. Per dare il proprio contributo in questa delicata fase di ripartenza, l’Associazione ha organizzato un convegno in programma sabato 18 luglio alle 17.00 presso il Museo Officine Benelli di Pesaro. Il tema è focalizzato sul contributo del motorismo storico nello sviluppo del turismo. Interverranno il Consigliere della Regione Marche Andrea Biancani, l’Executive Director di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo Giovanni Bastianelli e il presidente di Terra di Piloti e Motori Alberto Paccapelo.

L’Automotoclub Storico Italiano partecipa all’evento con il presidente Alberto Scuro per illustrare il fondamentale contributo sociale, culturale ed economico che la Federazione, con tutti i suoi club disseminati sull’intero territorio nazionale, è capace di generare. Nelle Marche sono presenti 14 club federati: segno di una passione molto forte e radicata, con il primo sodalizio locale fondato nel 1976. La Regione, inoltre, ospita 9 musei dedicati al motorismo e tra i personaggi celebri locali si possono citare i piloti Dorino Serafini, Luigi Fagioli, Lodovico Scarfiotti, Gianni Morbidelli e il campionissimo Valentino Rossi. Grazie a loro, e ad altre realtà importanti come le Officine Benelli, nasce un’intensa attività culturale, anch’essa volano del turismo locale: pubblicazione di libri, allestimento di mostre, organizzazione di convegni. Il tutto genera un indotto economico che nelle sole Marche vale oltre 120 milioni di euro all’anno, buona parte dei quali a vantaggio del comparto turistico.

“La cultura dei motori – sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI – è in grado di contribuire in maniera concreta e sostanziale all’intero sistema Paese. Il motorismo storico è patrimonio nazionale, è un’eccellenza che l’Italia esporta in tutto il mondo. È anche una passione che aggrega, grazie alla quale vengono organizzate ogni anno migliaia di manifestazioni ad elevato impatto turistico. Nel 2019, ad esempio, i nostri club federati hanno dato vita ad oltre tremila eventi, muovendo con essi trecentomila persone. Proprio da qui nasce la collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che ha l’obiettivo di sviluppare nuovi progetti per la promozione dei nostri territori.”