STELLA ALPINA 2024

CLASSICHE IN ALTA QUOTA PER LA STELLA ALPINA 2024: CON ASI TORNA IL MITO DELLE GRANDI CORSE DOLOMITICHE

La 39^ rievocazione storica della Stella Alpina è già ai nastri di partenza: l’appuntamento è dal 6 all’8 settembre 2024 nell’incomparabile scenario delle Dolomiti. Voluta, rilanciata e organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano, la Stella Alpina 2024 è una manifestazione turistico-culturale con prove di abilità suddivise nelle tre giornate e inserite in un affascinante percorso.

La nuova rievocazione a cura di ASI vuole rinverdire i fasti di un grande nome nel panorama motoristico internazionale, con una tradizione che risale agli anni ’40 e ’50 del 1900: la Stella Alpina, infatti, nasce nel 1947 come gara internazionale per vetture sport e turismo e, fino al 1955, ha portato sulle strade delle Dolomiti i più grandi campioni dell’automobilismo e le auto più blasonate dell’epoca. Un ritorno in grande stile che vedrà sfilare sugli storici percorsi della manifestazione gli stessi veicoli che sono stati protagonisti di una storia irripetibile: mantenere vivo e promuovere un marchio come quello della Stella Alpina vuol dire mantenere viva una delle eccellenze che contraddistingue l’Italia in tutto il mondo.

Attesa da tutti gli appassionati di motorismo storico, la Stella Alpina 2024 torna sui tornanti del Trentino per unire la cultura del motorismo alle tradizioni e alle bellezze naturalistiche del territorio. La partecipazione è aperta alle auto storiche suddivise nelle categorie “Legend” (costruite fino al 1955) e “Celebration” (costruite fino al 1974). Oltre ai premi dei vari raggruppamenti, verrà assegnato il “Trofeo ASI Stella Alpina” alla vettura più rappresentativa tra quelle che avevano preso parte ad una delle edizioni 1947-1955.

UN GRANDE CLASSICO DEGLI ANNI ‘50

La Stella Alpina nasce nel 1947 come gara internazionale aperta alle vetture sport e turismo. Sulle ali dell’entusiasmo dell’immediato dopoguerra anche il movimento motoristico trentino fu coinvolto in una sorta di euforia collettiva trasformata nella voglia di fare, di ideare qualcosa di importante. Il primo regolamento della corsa prevedeva che il percorso, diviso in quattro tappe, comprendesse alcuni tratti cronometrati e perciò determinanti ai fini della classifica finale.

La prima edizione, con 51 concorrenti al via fu vinta da un giovane Piero Taruffi in coppia con la moglie su Lancia Aprilia. Nella seconda edizione, il cui percorso venne portato a 1400 chilometri con ben dieci tratti cronometrati, si impose, su 58 concorrenti, un altro nome illustre: Nuccio Bertone su Fiat Stanguellini. Rispetto all’edizione precedente le novità del percorso furono lo Stelvio, la Cima d’Asta e il Garda.

Nel 1949 la gara fu ancora più impegnativa, vennero modificate le tabelle di media con conseguenti incrementi di velocità per le categorie Sport e Turismo, le prove furono portate a 15 e il percorso ebbe ulteriori modifiche: si passò dai laghi di Molveno e di Carezza, dai passi Gavia e Costalunga e dalle stazioni turistiche di Andalo, Folgaria, Enego e Valdagno. La lunghezza del percorso passò a 1.480 chilometri. La vittoria assoluta andò a Franco Simontacchi, su Fiat Stanguellini, che s’impose a sorpresa per soli 12” sul favorito Ovidio Capelli, anche lui su Fiat Stanguellini, sul terzo gradino del podio salì Vittorio Bulgarini su Cisitalia.

Nel 1951 i concorrenti al via furono 96, campioni del volante e specialisti delle gare di montagna appartenenti a scuderie di prestigio come la milanese Sant’Ambroeus e la neonata Trentina. Il pronostico era diviso alla pari tra Salvatore Ammendola, già vincitore nel 1950 e al via con una Ferrari 340 ed Enrico Anselmi su Lancia Aurelia GT fresco vincitore della Coppa delle Dolomiti e primo di classe alla Mille Miglia. Dopo sette impegnative prove cronometrate la vittoria andò ad Ammendola seguito da Luigi Valenzano su Lancia Aurelia e da Augusto Saraceni su Ferrari.

Nel 1956 la storia della Stella Alpina si ferma. Bisognerà attendere fino al 1984 per assistere alla prima rievocazione organizzata dalla Scuderia Trentina con la formula della regolarità classica aperta alle vetture storiche costruite fino al 1955.

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