Rivista La Manovella

La Manovella

La Manovella rivista ufficiale dell'ASI

Per dialogare con i propri Tesserati e per dare maggior eco possibile alle proprie iniziative, l’Automotoclub Storico Italiano è particolarmente attivo anche nel settore della comunicazione. Il primo strumento divulgativo di ASI è il magazine “La Manovella”, che ha origini addirittura precedenti alla fondazione dell’Ente, essendo nato nel 1961 come organo ufficiale del Veteran Car Club Italia.

Negli anni, la rivista ha modificato la sua linea editoriale e anche la sua veste grafica in funzione della crescita e del cambiamento dell’ASI. La Manovella diffonde la cultura e contemporaneamente tiene informati i lettori su quanto avviene nell’ambito della Federazione. La sua tiratura la pone ai vertici internazionali dell’editoria del settore e nettamente al primo posto in ambito nazionale.
Dal 2009 è operativa la società ASI Service srl, con l’Automotoclub Storico Italiano come socio unico, che ha come unici scopi la promozione, l’acquisizione e la gestione di ogni attività connessa con la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo del motorismo storico, sia in Italia sia all’estero.

In questo numero si parla di...

LEGGI LA MANOVELLA DI GIUGNO!

IN QUESTO NUMERO…

Immancabile copertina dedicata alla 20^ edizione di ASI MotoShow, la manifestazione di punta organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano dedicata alla storia della moto. ASI MotoShow 2023 ha trasformato l’autodromo di Varano in un museo a cielo aperto, un museo dinamico e pieno di energia: il pubblico ha potuto ammirare, esposte nel paddock e in azione sul tracciato, oltre 700 moto storiche in rappresentanza di ogni epoca e tipologia, dai “cinquantini” alle regine del motomondiale. Una folta pattuglia di moto storiche e moderne provenienti dagli autocentri territoriali della Polizia Stradale e delle Questure ha dato il via alla festa dei motori che per tre giorni ha animato l’autodromo, con presenze italiane e straniere sensibili al richiamo di cilindri e pistoni e da appuntamenti imperdibili: le mostre e le parate delle Ducati in onore dei suoi recenti trionfi sportivi; le “Ragazze del Sol Levante” con oltre 100 iconiche moto giapponesi in pista (Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda…); i 100 anni di produzione motociclistica BMW; le incredibili Moto Guzzi da gran premio, dalle bicilindriche degli anni ’30 fino alla mitica “8 cilindri”; le irruenti “125” degli anni ’80 e ’90 e gli spensierati “cinquantini”. Non sono mancate le “centenarie”, con esemplari di fine ‘800 come il quadriciclo Chizzolini del 1897, in assoluto il veicolo più datato presente alla manifestazione.

Come da tradizione, i grandi campioni del motociclismo hanno sventolato la bandiera a scacchi ad ASI MotoShow per chiudere i tre giorni di festa (da venerdì 12 a domenica 14 maggio) all’autodromo di Varano de’ Melegari. Dieci i titoli mondiali portati in pista da Marco Melandri, Franco Uncini, Carlos Lavado, Eugenio Lazzarini e Pierpaolo Bianchi che, con le stesse moto portate ai successi iridati nelle rispettive epoche, hanno entusiasmato gli appassionati e messo il sigillo alla 20^ edizione della kermesse internazionale. Melandri in sella all’Aprilia 250 del mondiale 2002, Uncini sulla Suzuki RG Gamma 500 del titolo 1982, Lavado con la Yamaha 250 TZ che lo portò ai trionfi nel 1983 e 1986, Lazzarini ha inforcato la Benelli 250 del 1969 e Bianchi un’altra Yamaha.

Henri Pescarolo è l’unico pilota al mondo che ha partecipato a 33 edizioni della leggendaria 24 Ore di Le Mans, vincendone quattro: nel 1972, 1973, 1974 e 1984. “Penso che tutti i piloti amino il rischio – ci ha detto Pescarolo – altrimenti avrebbero scelto la danza classica. Quando correvo, ho sempre detto a me stesso e a mia moglie Madie che preferivo vivere intensamente, se necessario non molto a lungo. E che se avessi potuto scegliere avrei preferito finirla a 260 su una bella auto da corsa piuttosto che in un letto di ospedale”.

Vi diamo 24 buoni motivi per innamorarsi della “corsa secca” per eccellenza, quella che si disputa nello stesso numero di ore nella campagna francese che fa capolino alla cittadina di Le Mans. Cento anni di una storia meravigliosa, romantica e spietata.

1903: l’automobile sbarca in Sardegna. La Vermorel Tipo 2 è la prima ad aver solcato le strade dell’Isola ed è un’auto di grande interesse storico. Il marchio francese Vermorel non rientra tra quelli dei costruttori automobilistici più noti ma ha raggiunto molta popolarità nel settore dei macchinari agricoli, in particolare quelli per la viticultura.

Nel 2002, dopo 35 anni, la Pontiac decide di interrompere la produzione della sua “pony car” Firebird. Non prima di aver fatto un ultimo regalo ai suoi estimatori realizzando la straordinaria Trans Am Collector Edition. In Italia ce n’è solo una!

Una incredibile collezione di automobili rarissime e molto particolari appartenute ai Mahraja, testimonianza di epoche passate e di un mondo lontano e per noi molto interessante. Una di loro, la Duesenberg SJ carrozzata J Gurney Nutting, ha conquistato il premio “Best of Show” al recente Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.

La Fiat 618 Ardita “Corrierina” carrozzata da Orlandi fu uno dei primi minibus realizzati sulla base di una vettura di serie, la 518. L’esemplare illustrato sulla Manovella di giugno ha accompagnato gli ospiti delle Terme Rosapepe di Contursi, in Campania.

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