UNA SPECIALE LEZIONE DI STORIA DELL’AUTO ALLA DALLARA ACADEMY CON ASI E LA COLLEZIONE HUNI

La Dallara Academy e l’Autodromo di Varano de’ Melegari hanno ospitato – lunedì 29 aprile – una iniziativa dedicata agli studenti di ingegneria del MUNER promossa dal collezionista svizzero Lukas Huni in collaborazione con la Dallara. L’incontro ha ospitato anche molti collezionisti, diversi campioni del passato come Emanuele Pirro, Arturo Merzario e Peter Schetty, e l’ASI con il Presidente Alberto Scuro.

Huni ha portato alcune tra le più prestigiose auto della sua collezione, con alcuni dei modelli più significativi in ambito tecnico della scuola italiana, spaziando dalla Lancia Lambda alla 037 Gruppo B del 1983, passando attraverso la prima versione della Ardea, la Aurelia B20 GT del 1954, Flaminia 2500 Sport Zagato ”Sperimentale” del 1959 e la Stratos Gruppo 4 del 1974, per continuare con l’Alfa Romeo 6C 1750 GT Berlinetta ”Mille Miglia” del 1931, una delle pochissime con carrozzeria ”Weymann” realizzata dalla Touring, e la Giulia Tubolare Zagato (TZ) del 1965, sino ad arrivare al capolavoro agonistico dalla Maserati, la 250 F del 1954 con cui ha corse il Principe Bira, e la Ferrari 250 GT Berlinetta SEFAC 1961 con cui hanno corso i fratelli Pedro e Ricardo Rodrigues.

Da sinistra, Giampaolo Dallara, Lukas Huni, Axel Marx, Arturo Merzario, Alberto Scuro, Peter Schetty.

A completare il percorso storico per gli studenti hanno contribuito anche le Dallara presenti nel Museo della Casa, che illustrano le tappe significative del percorso tecnico dell’ingegner Dallara dopo le esperienze maturate in Ferrari, Maserati e Lamborghini. Per gli studenti, tutti al primo anno del corso di laurea magistrale, simili occasioni rappresentano anche una grossa opportunità per avvicinarsi e appassionarsi alla storia del motorismo.

All’interno della Academy si è svolta una conferenza che ha avuto come relatori l’ad della Dallara Pontremoli, l’ingegner Dallara, il 5 volte vincitore della 24 ore di Le Mans Emanuele Pirro e infine Lukas Huni.

Accanto alla mostra statica non è mancata quella dinamica, con il trasferimento in autodromo delle vetture per una breve serie di prove libere, che hanno visto impegnato nel ruolo di tester anche Pirro.