ASI HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE ISO 20121:2024 PER L’ORGANIZZAZIONE SOSTENIBILE DEGLI EVENTI

L’Automotoclub Storico Italiano, convinto che la sostenibilità sia un valore imprescindibile per qualsiasi organizzazione moderna, ha deciso di impegnarsi per l’ottenimento della Certificazione ISO 20121:2024, lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi.

Tale certificazione è stata rilasciata da TÜV Nord Italia il 21 novembre 2025 in occasione della partecipazione al salone Milano AutoClassica. L’evento scelto dalla Federazione per iniziare (con il piede giusto) questo percorso metodologico.

TÜV Nord Italia è la sede italiana del Gruppo Multinazionale TÜV Nord, ente che vanta accreditamenti nazionali, europei e internazionali supportati da un solido know-how nei principali settori industriali e consumer. Il team che ha seguito ASI era formato da Andrea Deponte e da Cristina Pigaiani. Quest’ultima è stata auditor presso l’ASI Village di Milano AutoClassica. Hanno accompagnato ASI in questo percorso di certificazione Luca Guzzabocca e Marco Alfano di The Right Hub, agenzia milanese con grande esperienza nel motorsport. Il lavoro di squadra ha visto in azione insieme a The Right Hub la Direzione Generale (Ornella Gazzara), l’Ufficio Eventi (Giulio Mazzarino, Martina Candiotto e Sara Simionato), il Marketing (Felice Graziani e Lorenzo Fiano) e la Commissione ASI Green (Francesco Di Lauro e Claudio Pasquali).

La certificazione ISO 20121 permette alle organizzazioni di dimostrare e migliorare la sostenibilità dei propri eventi, ottenendo vantaggi concreti come una migliore reputazione, un vantaggio competitivo e una maggiore efficienza operativa. Certificarsi aiuta a ridurre i costi ottimizzando le risorse (come energia e rifiuti) e a migliorare le relazioni con stakeholder e fornitori, oltre a garantire la conformità normativa.

Tra i principali vantaggi si evidenzia il miglioramento della reputazione, l’impegno concreto e credibile verso la sostenibilità, il rafforzamento dell’immagine aziendale. Risulta poi un vantaggio competitivo: ci si distingue sul mercato, rispondendo alla crescente domanda di eventi sostenibili da parte di clienti, partner e sponsor. Si ottimizzano i processi organizzativi, si riducono gli sprechi e i consumi di risorse, portando a un risparmio sui costi.

La certificazione ISO 20121 assicura il rispetto dei requisiti legali, come i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli appalti pubblici. Quindi migliori relazioni con gli stakeholder, promozione di un approccio partecipativo e trasparente, consolidando i rapporti con clienti, fornitori, comunità e istituzioni. Può essere inoltre un requisito premiante per partecipare a bandi, appalti e partnership strategiche ed aiuta a minimizzare i rischi legali e sociali associati all’organizzazione di eventi.

Negli ultimi dieci anni la sostenibilità è passata dall’essere un fattore accessorio per le imprese a pilastro delle strategie. L’attenzione per gli aspetti ambientali, sociali e di governance – sintetizzati nell’acronimo ESG – è ormai entrata nei bilanci, nelle scelte dei consigli di amministrazione e anche nei radar degli investitori o detentori di interesse in genere.

Se in passato le politiche green erano viste soprattutto come un tema reputazionale, oggi il mercato tende a premiare concretamente aziende ed enti più virtuosi. Lo dimostra un’analisi condotta da Deloitte, che ha studiato il legame tra punteggi ESG e valore di mercato. La ricerca rivela l’esistenza di un vero e proprio “Esg-driven value premium”: le società/entità con performance migliori nei criteri di sostenibilità performano meglio in generale.

Aziende o enti con migliori standard ambientali riducono infatti i rischi regolatori e i costi legati alle emissioni; quelle con pratiche sociali più solide attraggono talenti e rafforzano la reputazione presso consumatori e comunità; mentre una governance trasparente diminuisce il rischio di scandali e conflitti interni.

Massima attenzione va altresì rivolta al fenomeno del greenwashing, ovvero la pratica di presentarsi come sostenibili senza che vi siano reali azioni a sostegno. Un rischio che mina la fiducia degli investitori e dei detentori di interesse e che rende urgente una maggiore standardizzazione e trasparenza delle valutazioni ESG. Qui entra in gioco la necessità di far certificare da organismi terzi preposti a farlo le proprie pratiche e i propri sistemi di gestione.

COS’E’ LA ISO 20121

ISO è l’International Organization for Standardization, un network di 173 Paesi coordinato da una Segreteria Generale con sede a Ginevra. La sua mission è emettere e migliorare costantemente un sistema di standards per svariati campi di applicazione a vantaggio dell’innovazione e della diffusione delle buone pratiche, assicurando attraverso un approccio sistematico il miglioramento continuo nella qualità, nell’efficienza, nella sicurezza.

Per evento sostenibile secondo ISO si intende un evento “ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità che lo ospita”.

Una guida fondamentale per la pianificazione e gestione degli eventi sostenibili è data dalla norma ISO 20121:2024. La norma, nata dalle esigenze delle Olimpiadi di Londra 2012, che hanno fatto della sostenibilità uno dei fattori più importanti a livello organizzativo e di comunicazione. Aggiornata alla revisione 2024, definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, rappresentando un vero e proprio metodo.