ASI SALVA LA COLLEZIONE MORBIDELLI! INIZIA UNA NUOVA STORIA…

Benelli GP 4 250 Competizione (1942).

L’Automotoclub Storico Italiano ha rilevato una parte molto importante della preziosa Collezione Morbidelli scongiurandone di fatto lo smembramento. Varie vicissitudini susseguitesi negli anni avevano portato gli eredi di Gianfranco Morbidelli alla scelta, sicuramente sofferta, di vendere una delle raccolte di motociclette più importanti del mondo. Grazie all’interessamento e all’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ASI è riuscita a perfezionare l’accordo con gli eredi dell’imprenditore pesarese, che nel 2000 aveva inaugurato il suo museo dedicato alla storia, all’evoluzione tecnica e alle competizioni motociclistiche. Il Comune di Pesaro ha avuto un ruolo importantissimo in questa vicenda ed è previsto che lo stesso possa mettere a disposizione una sede prestigiosa per esporre la collezione.

Molti esemplari della Collezione Morbidelli erano già stati portati in Inghilterra e affidati alla casa d’aste Bonhams per essere venduti, ma ASI è riuscita ad acquistare 71 esemplari dopo l’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni, evitando quindi la drammatica dispersione di quello che era un nucleo importantissimo di veicoli sia per originalità sia per anzianità: un patrimonio che potrà rimanere in Italia per continuare a raccontare il primo mezzo secolo di evoluzione motociclistica. Essendo rimasti di proprietà della famiglia i motoveicoli Morbidelli da Gran Premio, si spera che gli stessi possano un domani affiancare quelli recuperati da ASI per far parte dell’esposizione.

Gli eredi con cui ASI ha avuto un ottimo rapporto hanno già dato una generica disponibilità in tal senso, che dovrà essere approfondita sulla base del progetto espositivo definitivo.

Moto Reve 275 (1907).

Le motociclette salvate dall’ASI rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo, la maggior parte dei quali oggi scomparsi. La moto più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Per rimanere in territorio marchigiano – dove la tradizione e la passione per i motori hanno radici profonde – si può citare anche la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi da Tavullia. ASI ha voluto recuperare anche l’esemplare della famosa vettura BBC (Benelli, Beretta, Castelbarco) presentata al Salone di Torino del 1952 ma mai entrata in produzione.

La lista delle pregiate motociclette è davvero lunga ed è il frutto della passione e della lungimiranza di Giancarlo Morbidelli – figura di spicco nel panorama motociclistico italiano – scomparso il 10 febbraio scorso dopo una vita passata ad inseguire un sogno a due ruote. Nato a Pesaro nel 1934, Morbidelli è stato un genio della meccanica, un brillante imprenditore, una leggenda del motociclismo che negli anni ’70 si è affermata vincendo otto titoli mondiali nelle classi 125 e 250.

Benelli Bialbero GP del 1934, ex Dorino Serafini.

“Gli scopi statutari dell’ASI – ha detto il presidente Alberto Scuro nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi (19 settembre) a Pesaro – comprendono la tutela e la salvaguardia del motorismo storico in tutte le sue forme: oggi lo abbiamo ribadito in maniera concreta e determinata. Grazie all’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla sensibilità del ministro Dario Franceschini, sempre attento ai valori e all’importanza del motorismo storico e al dialogo sereno e costruttivo con gli eredi Morbidelli abbiamo salvato un patrimonio unico al mondo, che molto presto rimetteremo a completa disposizione del territorio e di tutti gli appassionati. La Regione Marche e la città di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci in prima linea, credono molto nel motorismo come leva fondamentale per il turismo e per un’offerta culturale di rara unicità e siamo orgogliosi di contribuire all’operato fatto finora. Insieme all’amministrazione locale troveremo la miglior sistemazione per la Collezione Morbidelli”.

Alberto Scuro, presidente ASI, durante la conferenza stampa per annunciare l’acquisizione della Collezione Morbidelli.

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro.

Da sinistra, Raffaella Rossini (diretore Terra di Piloti e Motori), Matteo Ricci (sindaco di Pesaro), Alberto Scuro (presidente ASI), Alberto Paccapelo (presidente (Terra di Piloti e Motori).