CMAE E CAPAC PER LA FORMAZIONE DEI GIOVANI

Il Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca lavora da quattro anni a fianco del CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo per la formazione dei giovani nell’ambito del corso di “Tecnico riparatore veicoli a motore auto e moto d’epoca”, volto alla formazione di giovani restauratori appassionati, desiderosi di imparare a conservare la cultura e l’importante eredità del motorismo storico. Istituito dal CMAE insieme al Registro Italiano Porsche 356 e ASI e con il supporto di Confcommercio, il corso quest’anno è giunto alla sua quarta edizione.

Rivolto agli studenti in possesso della qualifica triennale di Operatore alla riparazione dei veicoli a motore, il corso prevede che il monte ore complessivo (990 ore) sia suddiviso secondo la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro: 495 ore di attività formativa in aula e laboratorio e 495 ore di stage presso le aziende partner, dedicate alla formazione tecnica specifica sul tema delle auto d’epoca.

Gabriele Cartasegna, direttore del CAPAC, sottolinea: “In un momento storico in cui la formazione è così importante, nelle nostre sedi di Milano, Lodi e Legnano prepariamo all’ingresso del mondo del lavoro circa duecento ragazzi all’anno con un profilo altamente specializzato che permetterà loro di farsi strada nel mondo professionale”.

La formazione ruota attorno a quattro moduli che rappresentano altrettante aree tematiche del restauro dei veicoli d’epoca: meccanica, carrozzeria, impianto elettrico e tappezzeria. Durante la prima fase gli allievi iniziano con l’apprendere i presupposti fondamentali del restauro, esercitandosi presso l’officina scolastica su vetture storiche generosamente messe a disposizione dai soci delle associazioni sostenitrici. Successivamente, gli studenti iniziano il periodo di tirocinio formativo presso le aziende partner.

Ogni anno, il corso porta al diploma professionale 16 giovani altamente specializzati. Molti di loro, infatti, riescono immediatamente a inserirsi nel mondo del lavoro, spesso all’interno delle aziende presso cui avevano svolto il tirocinio formativo.