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ECCO I PRINCIPALI SERVIZI

La copertina della Manovella di agosto è dedicata alla Fiat X1/9, la sportiva compatta che compie 50 anni! Questo modello ha riscosso un successo di gran lunga maggiore Oltreoceano che non da noi, perché non era borghese come una 124, non era romantica come una Duetto e non era sportiva come una Ferrari 208. Però era fatta per divertirsi con poco, per essere sbarazzina e non dare pensieri ai suoi proprietari – era costruita con componentistica della grande serie – per godersi qualche scampagnata all’aria aperta o guardare i grattacieli di Los Angeles stagliarsi sopra la propria testa.

Pur essendo una vettura dalle dimensioni molto contenute, la X1/9 riassume in sé tutta l’esperienza e l’evoluzione stilistica di Bertone sviluppate tra la fine degli anni ’60 e i ’70, che è poi il periodo nel quale più incisivamente si sarebbe imposto fra i più importanti carrozzieri al mondo, grazie soprattutto a una delle matite più felici del car design, Marcello Gandini, padre anche della “Ics”. La seduzione delle corse, dove il passaggio “dei buoi dietro al carro”, per dirla con un motto del Drake, è all’epoca pressoché completato, sia tra le vetture Sport a ruote coperte, sia fra le Formula, lo porta a concepire vetture stradali e GT, caratterizzate dalla collocazione del motopropulsore in posizione centrale-posteriore. Ciò avrebbe permesso risultati dinamici e stilistici senza precedenti. Nel primo caso, poiché la ripartizione dei pesi avrebbe giovato in compattezza e guidabilità, nel secondo perché ci si sarebbe definitivamente smarcati dalle linee tondeggianti e neoclassiche degli anni ’50 per andare verso profili più affilati e aggressivi, dai sentori futuristi.

Basti pensare alle numerose proposte di frontali “a cuneo” e del tutto piatti permesse dai proiettori a scomparsa. Queste peculiarità le troveremo sulle vetture più belle e indimenticabili che siano uscite dall’atelier Bertone: Miura, Alfa Romeo 33 Carabo, Stratos Prototipo e HF, Lamborghini Urraco, Suzuki Go ma, soprattutto, le straordinarie show car Marzal e Autobianchi Runabout, quest’ultima presentata al Salone di Torino del 1969. Proprio da qui, più che da altri progetti, nasce lo stile della X1/9: già concepita tenendo conto delle norme di sicurezza vigenti negli USA – mercato privilegiato per la futura X1/9 – presenta una linea fortemente spiovente dagli echi vagamente nautici, come suggerisce anche il nome, con cofano lungo e coda raccolta e tronca, che saranno poi le caratteristiche anche della X1/9. Il prototipo servirà a Nuccio Bertone per convincere la dirigenza Fiat della bontà del progetto, nonostante sia distante da qualsiasi altro modello del Lingotto di allora e di sempre. Il primo a convincersene è Gianni Agnelli: il giorno in cui va deciso lo stile, Bertone arriva a Torino comunque con un modello a trazione anteriore, da proporre in alternativa a quello realizzato dal Centro Stile Fiat ma, a sorpresa, si porta appresso anche quello di Gandini a motore centrale. Alla vista di quest’ultimo l’Avvocato non ha dubbi… e il resto è storia.

Hans Joachim Stuck fu l’unico pilota a salire in ambulanza con l’austriaco Niki Lauda dopo il terribile incidente che lo vide bruciare il 1° agosto 1976 sul vecchio Nurburgring. “Quando uno sta male – ricorda Stuck – parla la lingua che gli ha insegnato la mamma, non l’inglese”. Il tedesco, conoscendo a fondo il tracciato, indicò la strada più breve che portava all’ospedale: ogni minuto si rivelò fondamentale per salvare la vita a Lauda.

Poco più di un mese fa se ne andava Sandro Colombo, uno dei maggiori progettisti italiani di due e quattro ruote. Ha lavorato per Gilera, Bianchi, Ossa, Innocenti, Ferrari. È stato anche un grande divulgatore grazie ai suoi libri e alle riviste specializzate che ha diretto.

Il 2 giugno 1969 il pubblico italiano scopriva il rallycross. Merito di Ford Italia, che aveva organizzato una due giorni internazionale all’autodromo di Vallelunga per promuovere l’arrivo nel nostro Paese della Formula Ford e di questa nuova disciplina. Il rallycross era nato due anni prima in Gran Bretagna, dove esistevano piste di ogni genere: in una di queste, a Lydden nel Kent, si è corso il 4 febbraio 1967 il primissimo rallycross – poco più di uno show – promosso da Robert Reed dell’emittente televisiva ABC.

Ritorniamo a Varano de’ Melegari per conoscere più nei dettagli alcuni aspetti che la grande moltitudine di eventi in programma non ci ha consentito di analizzare a fondo nel reportage pubblicato sul numero di luglio: dalle incredibili moto centenarie alle più giovani “125” degli anni ’80 e ’90, passando dalle 100+1 Moto Guzzi.

Nuova puntata sulla storia dei record di velocità, con la nascita del monopolio britannico firmato in particolare dalla Sunbeam, unico costruttore automobilistico d’Oltremanica a entrare in lizza per i record del mondo.

La Mini del secondo millennio compie vent’anni! Nata per rilanciare e proseguire il mito creato negli anni ’50 da Alec Issigonis, la “neo” Mini di casa BMW ne riprende le sembianze, ma è più grande e più pesante (benché più sicura) ed è costruita con la proverbiale qualità BMW. Piacerà ai giovani e agli adulti e darà vita ad una gamma dinamica e redditizia.

Il vasto mondo dei veicoli storici comprende anche i caravan e i camper: settore di nicchia, quello dei veicoli “abitativi e ricreativi” ma molto ben rappresentato. Marcello Bassi Brugnatelli, ad esempio, ha realizzato il Museo del Campeggio dove custodisce una settantina esemplari!