Circuito Chienti e Potenza, un’immersione nella storia a due ruote

L’appuntamento maceratese con le moto d’epoca ha registrato la partecipazione di ben 45 motociclisti ed equipaggi dal centro Italia e dalla Lombardia. Lo splendido scenario collinare delle vallate dei fiumi Chienti e Potenza è stato teatro di un panorama storico motociclistico di gran qualità, con numerosi esemplari degli anni venti e trenta. Il programma ha unito paesaggio, cultura e storia all’impegno cronometrico sulle orme e sulle curve dei protagonisti del Circuito Chienti e Potenza, un percorso triangolare che collega Tolentino (sede di partenza ed arrivo), San Severino Marche e Serrapetrona. Il club CAEM/Lodovico Scarfiotti è riuscito a dribblare abilmente le condizioni meteo, con pioggia fitta a fasi alterne, ma senza penalizzazioni di programma. Sabato, primo settembre,  la rombante carovana si è mossa da Abbadia di Fiastra, sede logistica, verso Urbisaglia e Colmurano per sostare poi a San Ginesio, dove il sindaco Giuliano Ciabocco ha ricevuto i partecipanti in Piazza Gentili davanti alla Collegiata. Il percorso ha poi portato tutti a Tolentino al medievale Castello della Rancia, un luogo ricco di aneddoti ed importanti episodi storici. La seconda giornata ha visto l’impegno della rievocazione e il confronto cronometrico con le prove di abilità in Piazza del Popolo a San Severino e nel piccolo abitato di Serrapetrona, noto per la produzione della Vernaccia doc. Dopo le 12 prove il successo assoluto è stato conquistato da Gian Paolo Paciaroni, in sella ad una Benelli Leoncino del 1957, che ha vinto il nuovo trofeo CAEM riproducente la pedivella di una Benelli 250. Nelle altre categorie dei mezzi omologati ASI hanno vinto il perugino Claudio Trippetti su Triumph N31 tra le moto fino al 1935 ed il settempedano ex-presidente CAEM Pietro Caglini su Matchless G3L per le “fino 1950”.

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