LA LETTERA DEL PRESIDENTE – MARZO 2023: MOTORISMO STORICO IN CIMA ALLA PIRAMIDE DEL MADE IN ITALY

Cari Appassionati,

nella lettera di questo mese (pubblicata anche sulla Manovella) condivido l’esperienza di aver parlato di ASI e di motorismo storico in una audizione presso la Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati nell’ambito di un’indagine conoscitiva sui campi di sviluppo legati al Made in Italy.

Di fronte al Presidente della Commissione, l’Onorevole Alberto Luigi Gusmeroli e alla Vicepresidente Onorevole Ilaria Cavo, mi è stato possibile evidenziare l’incredibile potenziale del nostro settore in tale campo e il fondamentale apporto della nostra Federazione che basa le sue attività sulla passione e sul volontariato. Ho sottolineato l’apporto del motorismo storico alla promozione dei territori e della loro economia, alla salvaguardia delle professionalità legate ai veicoli storici, depositari di una importante eredità che poggia sul genio, il design e l’operatività dell’industria automobilistica italiana.

Al mio fianco, in audizione, c’era Antonio Ghini, decano della comunicazione in ambito automotive, con esperienze in Renault, Ferrari (per oltre 20 anni…) e Lamborghini, oggi attivo sulla scena internazionale alla guida di The Key, pubblicazione edita da The Classic Car Trust. Ghini ha fornito dati molto interessanti sulla percezione che gli appassionati stranieri hanno del “Made in Italy” legato al motorismo storico. Pensate ad esempio che tra i primi dieci brand automobilistici presenti nelle cento più prestigiose collezioni del mondo ci sono cinque marchi italiani (Ferrari, Alfa Romeo, Maserati, Lamborghini e Fiat) e che, nelle stesse collezioni, il 60% delle auto sono italiane. Lo stesso amore dimostrato per le auto italiane gli stranieri lo provano per tutto ciò che nel mondo del motorismo storico parla italiano: eventi, musei, operatori professionali, archivi…

Nella fase finale dell’audizione abbiamo segnalato ai parlamentari che per poter continuare a promuovere il Paese attraverso il motorismo storico c’è però una priorità assoluta: non demonizzare i veicoli storici come possibile fonte di un significativo inquinamento ambientale (cosa assolutamente non vera) ma recepirli nella loro valenza culturale e garantire, con opportune normative, che possano continuare a circolare non certo come veicoli d’uso quotidiano ma per le finalità turistico culturali che sono a loro consone.

Fatto salvo questo obiettivo primario, vi sono due grandi opportunità da sviluppare con l’aiuto del legislatore: dare vita a corsi di restauro riconosciuti a livello nazionale per non disperdere l’enorme ricchezza rappresentata dal bagaglio di professionalità di cui l’Italia è culla e supportare progetti di promozione turistico-culturale che mirino a valorizzare le vocazioni primarie e secondarie dei nostri magnifici territori e attirino sempre più appassionati, italiani e stranieri.

L’interesse riscontrato da parte dei parlamentari per il nostro mondo è stato davvero notevole e questa audizione ha rappresentato un ulteriore segnale di quanto l‘ASI sia considerata dalle Istituzioni un interlocutore sempre più autorevole.

Alberto Scuro, Presidente ASI